Amplificatore acustico e apparecchio acustico sono due dispositivi che aiutano a sentire meglio, ma non funzionano allo stesso modo e servono a perseguire diverse finalità uditive.
Nell’immaginario comune, amplificatore e apparecchio acustico sono erroneamente percepiti come la stessa cosa, complice qualche pubblicità ingannevole e un’informazione sull’argomento piuttosto approssimativa. A confondere ulteriormente le idee ci pensa la lingua inglese che tende ad identificare entrambe le tipologie di dispositivi acustici con l’appellativo di hearing aids.
Eppure la differenza tra amplificatori e apparecchi acustici non solo esiste, ma è netta, fondamentale per non correre il rischio di incorrere in spiacevoli contrattempi o di provare cocenti delusioni rispetto al loro utilizzo.
Ecco perché riteniamo importante spiegarti le 3 principali differenze tra amplificatori e apparecchi acustici.
Piccola premessa: grazie alla tecnologia moderna, anche le persone con problemi di udito possono condurre una vita totalmente appagante, senza privazioni. I nuovi dispositivi acustici, infatti, sono in grado di restituire un suono praticamente naturale. La questione, però, rimane capire bene quali dispositivi effettivamente ci riescano. E, soprattutto, quali non potranno mai soddisfare queste aspettative.
In questo senso, vi riveliamo subito una piccola anticipazione: a differenza degli apparecchi acustici di ultima generazione, gli amplificatori acustici non vengono realizzati per compensare i tuoi deficit uditivi.
Ma andiamo per gradi.
1. L’amplificatore aumenta il volume, l’apparecchio ti restituisce il suono “naturale”
Un amplificatore acustico sta all’udito come un telescopio sta alla vista: si tratta soprattutto di uno strumento utile per potenziare occasionalmente le proprie capacità di ascolto. Da usare all’occorrenza. Che sia per sentire più intensamente il volume della tv o per partecipare più agevolmente ad una chiacchierata con una singola persona. In altre parole, gli amplificatori acustici sono dispositivi che si “limitano” ad aumentare i suoni circostanti senza alcuno scopo di riabilitazione uditiva. Onde evitare di arrecare ulteriori danni alle proprie capacità uditive, gli esperti consigliano di non usarli per un lasso di tempo maggiore ai 90-120 minuti al giorno.
Anche se la tecnologia ha fatto passi in avanti per quanto riguarda la loro capacità di pulire maggiormente i suoni dai rumori esterni e di rendere più personalizzata l’esperienza dell’utente, a questo proposito ti consigliamo di dare uno sguardo ai nostri amplificatori acustici intelligenti, questi dispositivi non potranno mai essere paragonati agli apparecchi acustici. Sia per qualità del suono, sia per esperienza d’ascolto complessiva.
Gli apparecchi acustici, infatti, presentano una tecnologia estremamente sofisticata in grado di elaborare il suono in qualsiasi contesto ambientale e di sopperire alle specifiche carenze uditive della persona. Inoltre, non prevedono restrizioni sulla durata di utilizzo e presentano molteplici funzionalità per adattarsi a qualsiasi stile di vita.
2. Gli amplificatori li puoi trovare anche in negozio, gli apparecchi acustici richiedono la prescrizione medica
La motivazione è abbastanza intuitiva: a differenza degli amplificatori acustici, gli apparecchi acustici sono dispositivi medici a tutti gli effetti, con tutti i risvolti che ne conseguono. Un utente, infatti, prima di indossare apparecchi acustici deve necessariamente eseguire esami dell’udito approfonditi – tra cui l’audiometria – presso un professionista specializzato. In base agli esiti del test e all’eventuale diagnosi di ipoacusia, l’audioprotesista riuscirà a programmare l’apparecchio acustico secondo le necessità dell’utente.
L’amplificatore acustico, invece, non prevede questo iter e può essere acquistato senza prescrizione medica. Trattandosi di un supporto standard, non “curativo” e non personalizzabile, lo si può trovare facilmente sugli scaffali dei negozi che vendono dispositivi digitali. Oppure, sugli shop online.
3. La differenza di costo è dettata soprattutto dalla differenza di qualità
Prima abbiamo accennato al fatto che gli apparecchi acustici sfruttino una tecnologia estremamente complessa. Tuttavia, la differenza di qualità tra amplificatori e apparecchi acustici non fa riferimento soltanto alla nitidezza e alla personalizzabilità del suono, seppur si tratti di un aspetto fondamentale.
La migliore qualità degli apparecchi acustici si traduce in una più soddisfacente esperienza d’ascolto sotto tutti i punti di vista, a partire dalle varie opzioni che offrono sul design e sulle funzionalità.
Per esempio, alcuni modelli di apparecchi acustici – in particolare gli endoauricolari – sono così piccoli che quando vengono inseriti all’interno delle orecchie risultano praticamente invisibili. Allo stesso modo, anche i modelli retroauricolari moderni vengono ideati e progettati con la massima cura per le esigenze estetiche.
Da questo punto di vista, invece, gli amplificatori acustici sono più difficili da “nascondere”, anche se ci sono alcuni modelli – come per esempio l’UP Endo A-39 – che presentano un design elegante e al passo con i tempi.
In definitiva, è bene collocare entrambe le tipologie di dispositivi nella giusta “posizione”.
Gli amplificatori sono da ritenersi un supporto circoscritto ad una singola evenienza. Un palliativo da utilizzare occasionalmente per sentire ad un volume più alto una qualsiasi fonte sonora nelle vicinanze. Che sia la tv o la voce del tuo interlocutore.
Gli apparecchi acustici, invece, sono dispositivi medici personalizzabili che vengono sapientemente programmati dagli audioprotesisti per compensare specifiche lacune di udito.
Adesso che sei a conoscenza di questa importante differenza, sarai in grado di orientare le tue scelte sul tuo benessere uditivo con una maggiore consapevolezza. Intanto, se vuoi avere ulteriori informazioni puoi farlo contattandoci in questa sezione.
Se senti meglio, ti senti meglio
Anche l’udito deve essere spiegato